Chi sono

Mi chiamo Attilio Del Giudice, sono nato nel 1935 a Caserta, vivo a Santa Marinella (Roma).

Per molti anni ho lavorato, come psicologo, nelle istituzioni pubbliche preposte all’Orientamento e alla Consulenza Psicopedagogica, occupandomi prevalentemente del Colloquio Clinico e della Ricerca Psicosociale. Ho, infine, condotto studi sulla Coesione e sui ruoli sociali nei piccoli gruppi (Il ruolo sociale nell’intuizione degli insegnanti e nell’analisi sociometrica – ed. Cortese).

Ho un passato (come si dice) di pittore e filmaker, operando da solo o militando nei gruppi d’avanguardia attivi in Campania negli anni 70 e 80. Alcuni filmati sono stati raccolti nell’archivio storico delle Arti Visive della Biennale di Venezia o sono stati oggetto di studi al Dams di Bologna e presso la cattedra di Cinematografia del Corso di Laurea in Lingue e Letterature straniere moderne dell’Università degli Studi di Trieste.Da oltre un decennio sono coinvolto nella scrittura narrativa. Ho pubblicato nel 1998 Morte di un Carabiniere (ed. Minimum Fax), nel 2000 Città Amara (ed. Minimum Fax), nel 2004 Bloody Muzzare’ (ed. Leconte), nel 2006 La Vita Incagliata (ed. Leconte), nel 2008 Una Barchetta di Carta (ed.Gaffi). nel 2012 L’Azzardo (e-book Amazon);nel 2012 Number 1(ebook Amazon).Nel 2019 L’uccellaccio di Kafka (ed.Caffeorchidea)

nel 2013 Storie Dolci Feroci e Veloci (ebook- Youcanprint)
Nel 2014 Sentimento e Risentimento (Sulle scabre frontiere della Pesia) (ebook- Youcanprint) .Nel 2019 L’uccellaccio di Kafka (ed.Caffeorchidea)

Vorrei dire due parole a proposito di questo blog delle Pittate: l’ipotesi è quella di trasmettere con immagini qualche minuscola idea, qualche piccolo sentimento o risentimento, qualche piccola provocazione. Vorrei farlo svariando stilisticamente, senza alcun vincolo di committenza e libero anche da cristallizzazioni estetiche precostituite. Insomma con quel po’ di spregiudicatezza adolescenziale, che, talvolta, investe la mente dei vecchi.

Se vi va di seguire questo blog, ne sono felice e vi ringrazio. Andrò avanti, giorno per giorno, con disperata allegria…. a.d.g.